A partire dal 2020, e forse come mai prima d’ora, la pulizia e l’igiene sono diventati argomenti quotidiani: in tempi di Coronavirus, lavarsi le mani è diventata una consuetudine necessaria, praticamente obbligatoria, nel cercare di limitare il diffondersi del virus. Inutile ribadire che questa abitudine dovrebbe far parte dell’uso quotidiano, a prescindere dall’arrivo del vaccino anti-covid, per una pulizia e un’igiene personale in grado di combattere i microrganismi che inevitabilmente possono posarsi sulle nostre mani.
Prima di vedere le differenze tra gel igienizzante e gel disinfettante, è bene ricordare la differenza tra virus e batteri: un batterio è un microrganismo unicellulare, formato quindi da una sola cellula in grado di avere un proprio metabolismo, mentre un virus è una particella più piccola del batterio che non può sopravvivere da solo a lungo, ma deve invadere una cellula esterna. Il virus, quindi, ha una struttura molto più semplice di un batterio e per questo l’antibiotico o l’antibatterico non possono contrastarlo.
Gel igienizzante e gel disinfettante: che differenza c’è?
Secondo il Decreto Ministeriale del 7 luglio 1997, n. 274, “Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione e di sanificazione”, igienizzare significa “pulire a fondo una superficie, rimuovendo i batteri e le sostanze nocive” mentre disinfettare significa “eliminare i batteri nocivi al 99.99%”. I disinfettanti, quindi, sono prodotti atti a uccidere svariati microrganismi: per ogni principio attivo disinfettante è specificata e provata l’azione contro uno o più determinati microrganismi. I prodotti igienizzanti, servono per pulire la pelle o le superfici, abbattendo la probabilità che sopravvivano microrganismi patogeni.
Il manuale dell’Oms
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emesso un manuale tecnico “Water, sanitation, hygiene and waste management for COVID-19” in cui specifica l’esistenza di molti disinfettanti attivi contro i virus come il COVID-19, tra cui i disinfettanti ospedalieri comunemente usati. L’Oms raccomanda l’uso di alcool etilico al 70% per disinfettare piccole aree e di ipoclorito di sodio allo 0,5% per la disinfezione delle superfici più grandi. I gel igienizzanti sono attivi nei confronti degli agenti patogeni ma non sono considerati disinfettanti, in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici. A ogni Presidio Medico Chirurgico viene rilasciato un numero di registrazione che deve essere tassativamente riportato sulla confezione. Tutti i prodotti che non sono Presidio Medico Chirurgico ma vantano attività antibatteriche, sono di fatto semplici gel detergenti e nulla assicura la loro reale efficacia per l’eliminazione dei batteri.
Leggi anche: Dove si buttano le mascherine?