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dove si buttano le mascherine

Dove si buttano le mascherine?

Dal mese di marzo 2020 questa domanda è entrata a far parte della lista di quesiti più comuni per quanto riguarda la raccolta differenziata : tutti oggi ci domandiamo dove si buttano le mascherine chirurgiche e le mascherine FFP2. Siamo sempre in tema rifiuti, quindi di materiali che devono essere conferiti in modo differenziato per ridurre al minimo lo spreco di risorse e l’inquinamento, ma sappiamo anche che si tratta di rifiuti speciali, quindi potenzialmente rischiosi se utilizzati da persone positive al Coronavirus. Per questo, dunque, è molto importante capire dove si buttano le mascherine, così da sapere come smaltirle sia in casa sia quando ci si trova nei luoghi pubblici.


Dove si buttano le mascherine chirurgiche e Ffp2?

Per capire dove si buttano le mascherine, importanti protezioni contro il Covid19, è basilare partire dalla loro composizione, ad esempio le mascherine chirurgiche sono tipicamente realizzate in TNT, quindi da tessuto non tessuto di polipropilene o di poliestere, disposto in tre stati differenti. Un discorso simile riguarda anche i filtranti facciali FFP1, FFP2 e FFP3, i quali sono realizzati sempre con TNT con maggiore strutturazione e con più strati: il tessuto non è riciclabile né biodegradabile. Le mascherine vanno così gettate nel secco residuo , riposte in appositi sacchetti chiusi, onde evitare contatti rischiosi agli operatori ecologici. Dove buttare le mascherine di persone positive al Covid19 Le regole citate sopra sono considerate generali, nel rispetto delle normative sulla raccolta differenziata.

Ci sono, però, alcuni casi in cui si indossa la mascherina per evitare di contagiare gli altri, a causa della positività al SARS CoV-2: vediamo, quindi, dove si buttano le mascherine di persone positive al virus. In questi casi si parla di rifiuti effettivamente pericolosi, che non possono essere trattati in modo normale, gettandoli semplicemente nella raccolta differenziata. L’Istituto Superiore di Sanità ha dato indicazioni specifiche a riguardo, in particolare su come devono essere smaltite le protezioni individuali nelle abitazioni in cui sono presenti delle persone risultate positive al tampone o che sono in quarantena obbligatoria. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto, ha specificato che in questi casi “ la raccolta differenziata deve essere interrotta e tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, siano considerati indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme”. Le basilari regole della raccolta differenziata devono essere messe da parte in caso di positività o di alto rischio di positività: dall’Istituto Superiore di Sanità sono arrivate anche delle istruzioni per trattare nel modo corretto questi rifiuti. Mascherine, fazzoletti e guanti di persone in isolamento devono essere inseriti in almeno due sacchetti, uno dentro l’altro, utilizzando se possibile un contenitore a pedale, senza schiacciare i sacchetti e in ogni caso indossando dei guanti monouso, per evitare eventuali contatti.

 

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