Cos’è il Long-COVID e come lo si può curare?
Long-COVID: tosse persistente, difficoltà respiratorie, stanchezza e debolezza muscolare sono alcuni dei sintomi più comuni che, anche a guarigione avvenuta, fanno parlare di Long-COVID.
I ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità hanno scoperto che la spossatezza post-Covid è associata a un’alterazione nel metabolismo dell’arginina, un amminoacido prodotto naturalmente dall’organismo. Ripristinarne i livelli di questo amminoacido potrebbe rappresentare una nuova strategia efficace.
Secondo gli studi, dopo aver contratto il Coronavirus, una persona su tre soffre di Long-COVID, ossia la sindrome clinica che vede la persistenza o l’insorgenza di segni e sintomi legati al virus protagonista della pandemia.
I sintomi del Long-COVID possono essere nuovi, ricorrenti o persistenti. Se per alcune persone potrebbe sembrare un prolungarsi del quadro sintomatologico sperimentato nel COVID-19, per altre può invece comportare nuovi disturbi, come dolore al petto o problemi di memoria.
Ecco alcuni dei più comuni:
- Stanchezza o affaticamento
- Fiato corto
- Disfunzione cognitiva (detta anche “brain fog”, nebbia cerebrale): difficoltà a pensare o concentrarsi
- Tosse
- Dolore articolare o muscolare
- Dolore al petto
- Mal di testa
- Perdita dell’olfatto o del gusto
- Vertigini
- Palpitazioni
- Febbre intermittente
- Malessere post-sforzo
Secondo la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica Campus di Roma – il meccanismo d’azione che porta allo stato di fatigue, o spossatezza invalidante, sarebbe innescato da un deficit dell’arginina, un amminoacido che stimola la sintesi dell’ossido nitrico, cruciale per potenziare il sistema immunitario e proteggere l’endotelio.
Al momento, in assenza di approcci terapeutici disponibili su larga scala contro il Long-COVID, secondo i ricercatori ripristinare i livelli di arginina potrebbe rappresentare una nuova strategia integrativa efficace contro la stanchezza cronica.
Gli scienziati ritengono, inoltre, che la nuova emergenza all’indomani della pandemia sia proprio il Long-COVID poichè colpisce una persona su tre, anche tra i giovani. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sarebbero 65 milioni nel mondo e 17 milioni in Europa le persone alle prese con la coda di infezione da coronavirus.