Il tampone rapido nasale, spesso oggetto di dibattito in questi due anni caratterizzati dalla presenza del SARS CoV-2, è oggi uno strumento molto diffuso per la diagnosi del Covid19, in particolare per l’esecuzione di screening di massa. Esso, infatti, permette di identificare, con un buon livello di affidabilità e in tempi rapidi, le persone positive al SARS CoV-2, anche in assenza di sintomi. Se eseguiti sistematicamente, per esempio prima dell’entrata a scuola o nei luoghi di lavoro, i tamponi rapidi nasali possono limitare la nascita di focolai e quindi contribuire a limitare la diffusione del virus. Molti esponenti della comunità scientifica sottolineano come, con i tamponi antigenici, si corre il rischio di ricevere un esito falsamente negativo, ipotesi quasi nulla quando ci si sottopone a un test molecolare.
Tampone rapido nasale: è attendibile?
I prezzi dei tamponi rapidi nasali sul mercato partono da circa 7€: la loro funzionalità permette di rilevare piccole proteine virali e forniscono i risultati in circa 15 minuti. Ognuno comporta una procedura leggermente diversa, che dovrebbe essere seguita alla lettera: il miglior consiglio da dare è quello di leggere con attenzione le istruzioni e seguirle meticolosamente. Il tampone rapido nasale è meno sensibile dei test eseguiti in laboratorio e, se effettuato in una primissima fase dell’infezione, quindi prima che il virus si sia replicato, potrebbe dare come risultato un falso negativo . Alcuni dei test rapidi dell’antigene hanno una sensibilità complessiva di circa l’85%: questi test, però, sono eccellenti per rilevare le persone che hanno un’elevata carica virale e che hanno maggiori probabilità di trasmettere attivamente il virus ad altri. I tamponi rapidi nascono per non riempire i laboratori delle strutture ospedaliere, dunque sono degli ottimi strumenti per eseguire degli screening in ampie fasce della popolazione, come i dipendenti di un’azienda, gli alunni, i pazienti, i passeggeri di un volo, e così via.
Tampone rapido nasale: quando eseguirlo?
Il tampone rapido nasale, come sottolineato più volte dagli esperti, può dare un risultato negativo oggi e uno positivo domani, quindi per avere certezze si dovrebbe fare quasi tutti i giorni. Se invece un soggetto sa di essere stato a contatto con una persona positiva e vuole fare un tampone rapido è meglio attendere 4-5 giorni dalla frequentazione. È importante tenere conto anche del tipo di contatto avuto, se il soggetto era protetto dalla mascherina e se sì di che tipo, se l’incontro è avvenuto all’aperto o in un luogo chiuso, con contatto fisico e per quanto tempo. Le variabili da prendere in considerazione sono molte: in linea generale, gli esperti suggeriscono ai contatti stretti, come conviventi e coniugi, di sottoporsi a un tampone molecolare, per avere un certezza maggiore, mentre gli altri possono optare per quello antigienico. E’ sempre importante consultare i medici: il medico di base ha un ruolo fondamentale nella diagnostica, in particolare nella stagione invernale, con il moltiplicarsi dei virus influenzali, per fare una corretta diagnosi differenziale e distinguere in modo appropriato il SARS Cov-2 dall’influenza stagionale.
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